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A fronte del grande ritorno di proposte, l’a ha disposto l’incremento di 7,5 milioni di euro del finanziamento del bando che passa da 2,5 milioni di euro a tariffe abbonamenti.

Si è chiusa con 130 proposte di cui 98 quelle che prevedono un operatore economico italiano la fase iniziale del bando “Space in response to COVID-19 outbreak” per sperimentazioni di tecnologie spaziali per il contenimento, monitoraggio e contrasto della pandemia”.

Il bando è promosso dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA) proposto dall’Agenzia Spaziale Italiana (ASI), in accordo con il Ministro per l’Innovazione Tecnologica e la Digitalizzazione Paola Pisano e il Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio con delega alle politiche per lo spazio Riccardo Fraccaro, ed è destinato a due ambiti di applicazione: salute ed educazione a distanza mediante l’uso di tecnologie spaziali per il contrasto alla pandemia.

Destinato a tutti gli operatori economici dei paesi membri dell’ESA e partecipanti al programma ARTES BASS (Business Application Satellite Solution) prevedeva obbligatoriamente fasi dimostrative dispiegate in Italia e richiedeva il co-finanziamento da parte degli operatori economici proponenti (max 50% per la grande industria, max 80% per PMI e Università e Centri di Ricerca).

Il bando, pubblicato lo scorso 30 marzo, ha ricevuto 85 proposte per la parte salute e 13 per la sezione educazione a distanza.